Cento anni fa venne inaugurato a Roma il monumento a Vittorio Emanuele II. Il Vittoriano è realizzato in marmo proveniente dalle cave di Botticino, Rezzato e Mazzano. La fornitura del marmo per il Vittoriano ha segnato una svolta nella storia di questi paesi. Estrarre, sbozzare, lavorare e trasportare (con i mezzi dell’epoca) migliaia e migliaia di blocchi di marmo cambiò l’economia locale, creò posti di lavoro, generò ricchezza, fece conoscere - da allora e fino ad oggi – i nomi dei tre paesi e del loro marmo in tutto il mondo. A cento anni dall’inaugurazione del Vittoriano i Comuni di Botticino e di Rezzato, insieme a tanti altri enti pubblici e a svariati soggetti economici, hanno celebrato la ricorrenza con diversi strumenti: un libro e un convegno storico, un convegno economico, filmati e documentari, laboratori per bambini, una mostra all’interno del Vittoriano e un’altra all’interno del palazzo di Giustizia a Roma (costruito negli stessi anni), una mostra itinerante dedicata al fregio scolpito che campeggia al centro dell’Altare della Patria. Tutti gli strumenti sono serviti a ravvivare la conoscenza e la consapevolezza dei legami che uniscono il bacino marmifero bresciano e quel monumento che è un’icona italiana nel mondo, oltre che il simbolo dell’unità del Paese secondo l’espressa volontà dei presidenti Ciampi e Napolitano.
E’ sembrato giusto, all’interno di queste celebrazioni, dedicare un’attenzione speciale ai bambini e agli adolescenti che, più di altri, possono cogliere la bellezza di questo monumento, l’affascinante storia della sua costruzione, i valori simbolici che in esso sono scolpiti. Perciò abbiamo voluto questo libro, che racconta, con il linguaggio della fiaba e della fantasia, una storia che ha segnato positivamente le sorti di intere generazioni di abitanti di Botticino, Rezzato e Mazzano. E, un poco, continua a segnarle ancora oggi.
Clara Benedetti
assessore alla Cultura del Comune di Botticino
Claudio Donneschi
assessore alla Cultura del Comune di Rezzato